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Interporto Campano ha concluso oggi con il “pool” di banche composto da Unicredit, MPS, Banco di Napoli, UBI Banca e BNL-Paribas il closing dell’operazione di ristrutturazione del debito omologata dal Tribunale di Nola a novembre scorso.
L’accordo, che prevede esplicitamente il pagamento integrale di tutti i fornitori, rende pienamente operativo il piano di turnaround delle società, che possono ora concentrarsi sugli obiettivi di sviluppo identificati dal management.
Il closing siglato oggi rappresenta l’ultima tappa di un percorso che ha previsto il completamento di una serie di passaggi societari e assembleari che hanno riconfigurato la composizione dei Consigli di Amministrazione delle società.
La società Interporto Campano SpA, inoltre, ha integrato il Consiglio di Amministrazione con due nuovi membri ed un componente del collegio sindacale indicati dal ceto bancario. Il Cda di Interporto Campano è, quindi, formato da: Giovanni Punzo (presidente), Sergio Iasi (amministratore delegato), Fabrizio Mannato, Marco Rey, Giuseppe Calcagni, Giuseppe Maiello, Fabio Giordano, Roberto Giordano, Ferdinando Grimaldi e – designati dal ceto bancario – Aldo Campagnola e Pietro Garibaldo Boiardi. Il Collegio sindacale, a sua volta, risulta composto da Riccardo Viganò (presidente), Aurelio Fedele e Leonardo Quagliata (designato dalle banche).
L’Accordo nel dettaglio, prevede:

  • l’estensione della durata del piano di rimborso di una quota dell’indebitamento pari a 248 mln al 2034. La situazione debitoria ante closing era di 350 mln, tra debiti finanziari e anticipazioni di medio lungo termine;
  • la trasformazione di una parte del debito ( ca 101 mln) in Convertendo a scadenza 2035.