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Antonio Sticco rappresenta la seconda generazione di una famiglia già legata al mondo dei trasporti. «Sono figlio di persone “antiche” – è solito raccontare – e sono nato al Vico Santo Spirito di Palazzo, n. 37. Mio padre lavorava presso il Silurificio Italiano di Baia, come addetto all’ufficio spedizioni, durante la guerra. La mia carriera inizia nel 1955, da adolescente, come apprendista presso uno spedizioniere doganale. In quegli anni ero un lavoratore-studente: infatti, oltre a lavorare, dopo il
diploma in ragioneria, mi sono laureato in Economia e Commercio alla Federico II. Nel 1958, venni assunto dalla filiale napoletana della casa di spedizioni svizzera Jacky Maeder, come impiegato nel reparto esportazione terrestre e addetto doganale. Qui iniziai a gestire operazioni doganali di esportazione per prodotti artigianali campani: guanti, calzature, ceramiche, coralli, cammei e tessili». «Quell’esperienza mi preparò a sostenere l’esame di Stato per la patente di spedizioniere doganale, che ottenni nel novembre 1960», continua a raccontare Antonio Sticco.
Nel 1965 venne assunto dalla Arturo Dini Trasporti e Spedizioni, prima casa di spedizione della Campania, come responsabile del reparto doganale per i settori mare, terra e aereo; e pochi anni dopo, e entrò a far parte della Züst Ambrosetti, prestigiosa casa di spedizioni con sede a Torino, come dirigente e direttore della filiale di Napoli. Tuttavia, nel 1988, a seguito della vendita della Züst Ambrosetti alle Ferrovie Francesi e della chiusura di diverse filiali, tra cui quella napoletana, Antonio Sticco decise di dare una completa svolta alla sua vita e fu così che decise di fondare un’azienda propria: la Sticco Speed S.r.l.
«Ho sempre amato le sfide. Mi sentivo pronto a mettermi in proprio».
Nel 1998 l’azienda compie un ulteriore passo avanti, ampliando i servizi al settore logistico. «Sono stato tra i primi operatori a investire nell’Interporto di Nola. Ho acquistato una struttura di oltre 2.200 mq coperti, 2.400 scoperti e 280 di uffici. I nostri magazzini sono dotati delle autorizzazioni necessarie per il transito di merce estera e per il deposito IVA, che ci consente massima efficienza nelle operazioni doganali».
Oggi Sticco Sped offre servizi completi nel settore marittimo, aereo, camionistico e doganale. Dispone di personale altamente specializzato per ogni ambito e gestisce spedizioni in groupage e in container completi, con corrispondenti in tutto il mondo.
Sticco Sped è oggi in grado di gestire l’intera supply chain, assicurando rapidità, tracciabilità e competitività.
Tra i mercati in cui opera direttamente: Turchia, Libia e Nigeria. In un contesto internazionale segnato da tensioni economiche e politiche, Antonio Sticco riconosce l’importanza di adattarsi ai cambiamenti: «La “guerra dei dazi”, la pandemia, la digitalizzazione e la minore globalizzazione in alcuni mercati hanno spinto alcuni gruppi armatoriali a non delegare più alle società di spedizioni. Ma per affrontare le sfide future serve più collaborazione tra spedizionieri e operatori logistici. Chiediamo regole più chiare, incentivi alla formazione e politiche industriali che favoriscano il nostro settore».
«Ci definiamo gli architetti del trasporto: ogni spedizione viene curata con attenzione sartoriale. Operiamo con la formula door-to-door, seguendo ogni fase del trasporto, via mare, terra o aria».